Articolo Aggiornato il Ottobre 21, 2022 da Giorgio Fontana
Salume calabrese: Ecco dove acquistarlo al miglior prezzo
Hai mai assaggiato un salume calabrese?
Mettiti comodo, in questa mini guida ti spiegheremo quali sono i più venduti, dove poterli acquistare al miglior prezzo.
Il cibo della Calabria negli anni non è molto cambiato, i vari piatti hanno origini diverse sulla base delle popolazioni che abitavano questa regione, come i Greci e gli Arabi.
L’introduzione del peperoncino risale alla scoperta delle Americhe, originaria dell’America centrale.
Di grande importanza sono i cibi conservati, come le acciughe (in olio e peperoncino), le salsicce di maiale (come ‘nduja brawn e la Calabria), il formaggio, le verdure in salamoia ei pomodori secchi, che gli hanno permesso di sopravvivere a periodi di carestia, oltre a lunghi periodi di assedio dei pirati turchi.
Ecco qui di seguito la lista dei salumi calabresi più famosi:
Salume calabrese: Capocollo calabrese dop
Questo salume calabrese deriva da una sezione speciale del maiale tra la testa e il collo, è quindi un intero pezzo, giustamente salato e aromatizzato.
È legato a mano con bastoncini di canna e lascia maturare.
Deriva da suini del peso di 130/160 kg. circa.
L’uso di un modesto quantitativo di sale lo rende dolce, ben colorato, con la giusta presenza di grassi.
Il capocollo è il vero salame calabrese, per la cui produzione viene utilizzata la parte superiore del lombo del maiale salata e disossata.
Il D.O.P. marchio di fabbrica del capocollo calabrese garantisce una produzione con solo carne di maiale calabrese e un lungo condimento di cento giorni.
Se stai cercando la migliore qualità di capocollo ti consigliamo quello presente nel nostro shop online ad un prezzo imbattibile.
Salume calabrese: Cervellata calabrese
La cervellata calabrese è un salume calabrese costituito da una salsiccia di maiale caratterizzata dal fatto che, a differenza della tipica salsiccia calabrese, non include pomodoro, pepe o vino rosso.
La cervellata è una salsiccia in cui la carne viene condita con pepe nero, vino bianco e finocchio.
Salume calabrese: Pancetta di calabria DOP
Le origini del salame calabrese risalgono al periodo della colonizzazione greca della costa ionica e alle glorie culturali dell’antica Grecia.
I registri storici descrivono la lavorazione della carne suina dal diciassettesimo secolo.
A quel tempo si colloca il primo riferimento scritto che è stato aggiunto a un’opera intitolata “Come stabilito in Calabria“, in cui si parla di un ampio uso di specifiche tecniche per la lavorazione della carne suina.
Più recentemente la produzione di salsicce in Calabria è dimostrata dalle statistiche pubblicate dopo i censimenti dell’epoca di Joachim Murat (inizio del XIX secolo).
In quei documenti si evidenzia anche l’uso di erbe e spezie, derivate da piante locali, per dare più sapore alla carne.
Tra i testimoni illustri della bontà del salame calabrese c’è Casanova. Racconta nelle sue memorie, ha pranzato, durante un viaggio in Calabria, vicino alla mensa del vescovo Cavalcanti Francescantonio.
Qui assaggiò il salame calabrese e giudicò che fosse il migliore che avesse mai mangiato.
Il salume calabrese di eccellenza…
La pancetta di Calabria è diventata parte di molte ricette italiane ed è ampiamente utilizzata nella preparazione del fritto.
Può anche essere consumato crudo o appena riscaldato, affettato sottile, più o meno, insieme al pane salato, cotto in un bosco, una tipica tradizione locale.
Il luogo di conservazione ideale in un luogo fresco e asciutto.
In alternativa, si consiglia di mantenere il vuoto, che consente il perfetto mantenimento delle caratteristiche organolettiche.
Una volta iniziato, può essere lasciato in frigorifero, avvolto in un panno.
La pancetta di Calabria è un prodotto derivato da maiali senza perdita allevati in Calabria, con la presenza di cotenna, tagliata a forma rettangolare.
La pancetta con cotenna, del peso variabile da 3 a 4 chili, deve essere tagliata in forma rettangolare e avere uno spessore compreso tra 3 e 4 cm. Dopo la preparazione è sottoposto a salatura, per un periodo di 4-8 giorni.
Quindi la pancetta viene lavata con acqua e imbevuta di aceto.
Lo strato superficiale può essere rivestito con polvere di peperoncino.
Segue quindi un periodo di maturazione di almeno trenta giorni in ambienti a temperatura controllata e umidità relativa.
Salume calabrese: la Nduja
Secondo un’antica ricetta, è fatto con rigaglie e parti grasse di maiale mescolate con peperoncino (… molto!), Insaccato, poi fumato all’inizio e poi stagionato.
Pienamente conforme ai principi di economia domestica Calabria (poveri!), Che “il maiale non ha buttato via nulla“.
A differenza dell’altro salame calabrese, forma compatta e robusta della loro stagionatura, la nduja manteneva nel tempo la sua “morbidezza” per consentirne l’uso diffuso.
Le ipotesi sull’origine del nome ‘nduja sono molte, derivano probabilmente dal francese “andouille” (salsiccia), e potrebbero essere state importate durante il periodo della dominazione napoleonica nel Regno di Napoli, di cui la Calabria faceva parte.
I calabresi ovviamente hanno reinterpretato e personalizzato la ricetta ‘nduja aggiungendo l’ingrediente più importante della loro cucina, il peperoncino.
E ‘quasi superfluo sottolineare come la nduja, grazie al gusto squisito e un peperoncino piccante così calabrese (scherzosamente chiamato “il Viagra Calabrese), sia da alcuni considerato un afrodisiaco. Si puo ‘anche essere scettici al riguardo, ma sicuramente la nduja ha effetti benefici sul sistema cardiovascolare.
Vuoi saperne di più su questo straordinario salume? Leggi la nostra guida completa
Salume calabrese: la salsiccia calabrese dop
La Salsiccia è un prodotto ricavato da carni della spalla e del sotto costola dei suini, con lardo e ingredienti aromatici naturali quali Pepe rosso e finocchietto selvatico.
Le carni e il lardo vengono lavorati quando la temperatura interna è compresa tra 0 e 3°C.
Il gusto particolare e intenso è valorizzato dall’accostamento con vini rossi della tradizione locale, a elevata gradazione alcolica.
La salsiccia, che entra a far parte di gustosissime ricette della gastronomia meridionale, può essere gustata anche da sola, servita come antipasto insieme ad altri salumi e formaggi tipici, abbinata al pane a lievitazione naturale.
Salume calabrese: la sopressata dop
I salumi calabresi risalgono al periodo delle colonie greche.
Il primo riferimento scritto appartiene al diciassettesimo secolo e descrive i metodi usati per il trattamento della carne suina.
Le prove più recenti della produzione della sopressata in Calabria sono contenute in un censimento realizzato ai tempi di Joachim Murat che rilevava l’uso di spezie ed estratti di piante locali per aggiungere sapore extra alle carni.
Il salume calabrese proviene da maiali allevati localmente.
Durante il trattamento, alla carne vengono aggiunti aromi naturali come cumino, pepe nero, peperoncino rosso e peperoncino che viene poi invecchiato.
Conclusone
Il salume calabrese è un prodotto straordinario e inimitabile!
Chi lo prova si innamora e non lo lascia più, come la Calabria, terra preziosa e generosa che produce i prodotti più buoni ed interessanti del contesto italiano.
Team Blogger Sibarizia